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PRESENTATO A PADOVA VENERDÌ 13 NOVEMBRE IL PROGETTO WHEELCHAIR RUGBY : IL VALORE MORALE DELLA PRATICA SPORTIVA APRE ALL’INCLUSIONE.



Il rugby in carrozzina (wheelchair rugby) è una disciplina paralimpica, nata in Canada nel 1977 , che presenta caratteristiche simili al rugby e componenti di tecnico tattiche di altre discipline, permettendo ad atleti tetraplegici di praticare un’attività agonistica di squadra. In Italia viene praticato dal 2011 su iniziativa della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (Fispes) con la prevalente partecipazione di atleti veneti.

La programmazione della squadra nazionale prevede raduni mensili, oltre alla disputa di tornei internazionali, con l’obiettivo di qualificarsi alle Paralimpiadi di Rio 2016 o Giappone 2020, gli allenamenti si svolgeranno presso le strutture riabilitative e sportive del Civitae Vitae di Padova (Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus), nell’ambito delle attività della Fondazione HPNR Onlus (Human Potential Network Research).
Il progetto si propone di migliorare le capacità motorio-funzionali agonistiche degli atleti, di definire protocolli medico-scientifici per la valutazione, monitoraggio e i miglioramenti della performance, di estendere i risultati e le metodologie valutative e di allenamento ad altre discipline paralimpiche o praticate in seno alla Fispes, nonché di creare un centro di riferimento per lo studio e l’avviamento della pratica sportiva delle discipline paralimpiche presso l’Università di Padova.
Il Coordinamento scientifico è affidato al prof. Stefano Masiero (Dipartimento di Neuroscienze, Università-Azienda Ospedaliera), con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze Biomediche – polo Fisiologia (Prof. Antonio Paoli, delegato del Rettore per il progetto Sport e Benessere), di alcuni medici specializzandi in Medicina Fisica e Riabilitativa e del Dipartimento di Ingegneria Industriale (prof. Nicola Petrone) per le carrozzine sportive, la cui specificità è evidenziata nella foto.

 
Il Presidente del Petrarca Rugby Enrico Toffano ha esposto infine l’idea, condivisa dalle diverse squadre del rugby patavino, dell’“adozione” da parte dei singoli club degli atleti paralimpici, da un punto di vista di supporto economico ma soprattutto come progetto inclusivo per due discipline con regole diverse ma accumunate nei valori quali lealtà, senso di responsabilità, rispetto dell’avversario, spirito di sacrificio, altruismo, amicizia, impegno, gioco di squadra e coraggio.

Anche il Rettore prof. Rizzuto ha fatto propri questi valori indossando la maglia firmata dai giocatori del CUS Padova Rugby in occasione dell’apertura della stagione agonistica lo scorso 11 Ottobre.



Carla Tonin

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