Venerdì 25 Settembre Papa Francesco ha toccato il tema della vulnerabilità nel suo ampio discorso in discorso in lingua spagnola all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Queste le sue parole:
"In effetti, una brama egoistica e illimitata di potere e di benessere materiale conduce tanto ad abusare dei mezzi materiali disponibili quanto ad escludere i deboli e i meno abili, sia per il fatto di avere abilità diverse, sia perché sono privi delle conoscenze e degli strumenti tecnici adeguati o possiedono un'insufficiente capacità di decisione politica. L'esclusione economica e sociale è una negazione totale della fraternità umana e un gravissimo attentato ai diritti umani e all’ambiente".
Il discorso di Francesco è stato accolto da grandi applausi, ma il mondo della disabilità è consapevole che la Sede Apostolica romana, chiamata a partecipare ai lavori di stesura della Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità, dopo aver proposto alcune modifiche all’art. 23 “rispetto del domicilio e della famiglia” e all’art. 25 “diritto alla salute”, contenente riferimenti ai diritti dei disabili legati alla “sfera sessuale e riproduttiva”, a causa del loro mancato accoglimento, decise la rinuncia a ulteriori impegni partecipativi, da cui derivò la mancata sottoscrizione da parte della Santa Sede del testo finale. La Convenzione fu definitivamente approvata a New York nel 2006, al momento risulta firmata da 159 Paesi e ratificata da 157. L’Italia ha ratificato la Convenzione con legge 18/2009. Si trattò di un documento di carattere innovativo nel quadro normativo internazionale, che si pose alla base di un diverso approccio alla disabilità, i cui principi generali furono espressi in termini inediti, ispirati ai diritti umani e che ebbe il merito di porre l’accento in special modo sui principi di eguaglianza fra le persone.
Fra gli Stati che hanno ratificato la Convenzione, spicca anche l’assenza degli Stati Uniti d’America, che pur furono fondamentali nella fase preparatoria e già nel 1990 adottarono l’innovativo Americans with Disabilities Act (ADA). Il Presidente Obama aveva affermato fin dalla prima campagna elettorale il suo impegno alla sottoscrizione della Convenzione Onu, concretizzatosi nel 2009. Nell’occasione il Presidente affermò che “I diritti delle persone disabili non sono solo diritti di giustizia civile: sono diritti universali dell’uomo da promuovere non solo negli Stati Uniti d’America ma in tutto il mondo”. La ratifica è stata però bocciata dal Congresso nel 2012.
Papa Francesco ha dimostrato fin dai primi atti del proprio pontificato una particolare attenzione al mondo della vulnerabilità, denunciando la contrapposizione della “cultura dello scarto”, basata sull’esclusione e sul pregiudizio, rispetto alla “cultura dell'incontro”, basata sull’inclusione. Secondo il Pontefice “la persona malata o disabile, proprio a partire dalla sua fragilità, dal suo limite, può diventare testimone dell'incontro", sono parole che sono in sintonia con principi espressi dalla Convenzione ONU e che auspichiamo possano costituire la premessa ad una futura adesione da parte del Vaticano.
Leggi il testo della Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità https://www.unric.org/html/italian/pdf/Convenzione-disabili-ONU.pdf
La versione in lingua dei segni è reperibile all’indirizzo http://wfdeaf.org/human-rights/crpd
Il discorso di Francesco è stato accolto da grandi applausi, ma il mondo della disabilità è consapevole che la Sede Apostolica romana, chiamata a partecipare ai lavori di stesura della Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità, dopo aver proposto alcune modifiche all’art. 23 “rispetto del domicilio e della famiglia” e all’art. 25 “diritto alla salute”, contenente riferimenti ai diritti dei disabili legati alla “sfera sessuale e riproduttiva”, a causa del loro mancato accoglimento, decise la rinuncia a ulteriori impegni partecipativi, da cui derivò la mancata sottoscrizione da parte della Santa Sede del testo finale. La Convenzione fu definitivamente approvata a New York nel 2006, al momento risulta firmata da 159 Paesi e ratificata da 157. L’Italia ha ratificato la Convenzione con legge 18/2009. Si trattò di un documento di carattere innovativo nel quadro normativo internazionale, che si pose alla base di un diverso approccio alla disabilità, i cui principi generali furono espressi in termini inediti, ispirati ai diritti umani e che ebbe il merito di porre l’accento in special modo sui principi di eguaglianza fra le persone.
Fra gli Stati che hanno ratificato la Convenzione, spicca anche l’assenza degli Stati Uniti d’America, che pur furono fondamentali nella fase preparatoria e già nel 1990 adottarono l’innovativo Americans with Disabilities Act (ADA). Il Presidente Obama aveva affermato fin dalla prima campagna elettorale il suo impegno alla sottoscrizione della Convenzione Onu, concretizzatosi nel 2009. Nell’occasione il Presidente affermò che “I diritti delle persone disabili non sono solo diritti di giustizia civile: sono diritti universali dell’uomo da promuovere non solo negli Stati Uniti d’America ma in tutto il mondo”. La ratifica è stata però bocciata dal Congresso nel 2012.
Papa Francesco ha dimostrato fin dai primi atti del proprio pontificato una particolare attenzione al mondo della vulnerabilità, denunciando la contrapposizione della “cultura dello scarto”, basata sull’esclusione e sul pregiudizio, rispetto alla “cultura dell'incontro”, basata sull’inclusione. Secondo il Pontefice “la persona malata o disabile, proprio a partire dalla sua fragilità, dal suo limite, può diventare testimone dell'incontro", sono parole che sono in sintonia con principi espressi dalla Convenzione ONU e che auspichiamo possano costituire la premessa ad una futura adesione da parte del Vaticano.
Leggi il testo della Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità https://www.unric.org/html/italian/pdf/Convenzione-disabili-ONU.pdf
La versione in lingua dei segni è reperibile all’indirizzo http://wfdeaf.org/human-rights/crpd
Pope Francis speaks to the United Nations General Assembly against
the economic and social exclusion
of vulnerable people
“In effect, a selfish and boundless thirst for power and material prosperity leads both to the misuse of available natural resources and to the exclusion of the weak and disadvantaged, either because they are differently abled (handicapped), or because they lack adequate information and technical expertise, or are incapable of decisive political action. Economic and social exclusion is a complete denial of human fraternity and a grave offence against human rights and the environment.”
Francis’ words were welcomed by applause, but persons with disabilities know that the Vatican, when called to participate in drafting the UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities CRPD, proposed some amendments to art. 23 "Respect for home and the family" and to art. 25 " Health", containing references to the rights of persons with disabilities related to "sexual and reproductive health". When these were rejected, the Vatican decided to waive additional commitments, and so declined to sign the final text.
CRPD was finally adopted on 13 December 2006, at the current time it has been signed by 159 countries and ratified by 157. Italy ratified it by Law 18/2009. The CRPD is a vital framework for creating legislation and policies around the works that embrace the rights and dignity of all people with disabilities.
This international treaty was inspired by U.S. leadership in recognizing the rights of people with disabilities. USA was one of 159 countries to sign the Convention on the Rights of Persons with Disabilities in 2009, but in 2012 the U.S. Senate failed to ratify it.
Pope Francis has shown since the first acts of his pontificate a special attention to the vulnerable people, denouncing the contrast of "culture of waste", based on exclusion and prejudice, compared to "culture of encounter", based on inclusion . According to the Pope "precisely because of their fragility, their limitations, the sick and disabled can become witnesses of the encounter:", these words are in tune with the principles expressed in the UN Convention and we hope that this will be the starting point for a future membership by the Vatican.
CRPD full text http://www.un.org/disabilities/convention/conventionfull.shtml
BSL guide with subtitles to CRPD https://www.youtube.com/watch?v=upqDI8EzJWU&noredirect=1
Carla Tonin, Graziella Lunardi
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