Sterilizzazione forzata delle persone con disabilità---Forced sterilization of people with mental disabilities
Una sentenza inglese riapre il dibattito sulla sterilizzazione forzata delle persone con disabilità mentale
Lo scorso 4 febbraio la Court of Protection di Londra ha autorizzato la sterilizzazione forzata di una donna di 36 anni, affetta da disturbi dello Spettro Autistico e con Q.I. di 70, già madre di sei figli di cui non è in grado di prendersi cura e per la quale, secondo i medici, un’ulteriore gravidanza potrebbe essere fatale.
In base al Mental Capacity Act del 2005, che disciplina il sistema di protezione delle persone che non sono più in grado di prendere autonomamente le proprie decisioni, il Giudice Cobb ha adottato il criterio del Best Interest, che impone la ricerca della soluzione che risponda al miglior interesse dell’incapace, operando la minor invasività possibile rispetto ai suoi diritti.
Nel caso specifico il Giudice Cobb ha maturato la convinzione che fosse prioritario tutelare il diritto alla vita della signora D.D. rispetto alla tutela del suo diritto all’autodeterminazione, alla privacy, all’integrità fisica e alla riproduzione, valutando il caso talmente grave da giustificare misure altamente invasive quali il prelievo coatto senza preavviso dal proprio domicilio, ed il conseguente ricovero per l’intervento di sterilizzazione contro la volontà della donna.
La decisione è stata emessa a seguito di una attenta valutazione degli aspetti medici e la verifica dell’impossibilità di ottenere la collaborazione consapevole della signora D.D. nell’adozione di misure contraccettive, considerando inoltre come la complessa vicenda riferita al caso specifico costituisse una circostanza eccezionale per l’interferenza della pubblica autorità nella vita privata di una persona non in grado di badare a sé stessa, interpretando in tal senso le disposizioni dell’art. 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Il Giudice Cobb ha ribadito inoltre espressamente che la decisione deve essere inquadrata nell’ambito della sterilizzazione terapeutica, vincolata al diritto alla salute della donna, e non riguardi assolutamente ipotesi riconducibili all’eugenetica, quasi a marcare nettamente le distanze dalla tristemente famosa sentenza della Corte Suprema USA del 1927 Buck v. Bell, 274 U.S. 200, quando il Giudice Holmes motivò la decisione di procedere a sterilizzazione forzata della diciottenne minorata mentale Carrie Buck con l’inopportuna espressione “Tre generazioni di imbecilli sono sufficienti”.
E’ apprezzabile la scelta della Court of Protection di esaminare il caso in udienza pubblica, pur salvaguardando l’anonimato della donna, permettendo così ai media e all’opinione pubblica di condividere il complesso procedimento che ha portato ad una sentenza definita “shock” nei titoli di stampa. Rimane comunque aperto il dibattito sulle possibili conseguenze di una decisione che si definisce “eccezionale”, ma che potrebbe impattare, secondo alcune organizzazioni a difesa di diritti umani, in modo dirompente sui diritti umani delle donne con disabilità mentale.
La sentenza in http://www.judiciary.gov.uk/judgments/re-dd/
English judgment reopen debate on the forced sterilization of people with mental disabilities
On February 4th, the Court of Protection in London authorized the forced sterilization of a 36-year old woman with Autistic Spectrum Disorder and an IQ of 70. She is already mother of six children, is not able to take care of them and specialists say her life is at risk if she becomes pregnant again.
According to Mental Capacity Act 2005, which protects and empowers people who lack in their decision making skills, and the Best Interest criteria that requires to find the best solutions for the person with less restriction of his or her rights.
Mr. Justice Cobb decided that the right to the life was the best thing for lady D.D. in comparison to her right to self-determination, privacy, bodily integrity, and reproductive rights. This specific case was evaluated so exceptional to justify the authorization to remove the woman from her home and to take steps to convey her to hospital for the forced sterilization procedure against her will.
These proceedings amounts to an exceptional interference with DD’s right under Article 8 of the European Convention on Human Rights (‘ECHR’) to respect, in particular, for her private life.
Mr. Justice Cobb declared the case wasn’t about “eugenics”, but sterilization was "therapeutic" and the most effective way to limit risks for the woman's health and life; it seems he wanted to avoid any connection to notorious decision of the Us Supreme Court Buck v. Bell, 274 U.S. 200, in which Chief Justice Holmes in 1927 upheld the involuntary sterilization of 18-year old Carrie Buck with the chilling justification that “Three generations of imbeciles are enough”.
Even if it is appreciable the choice of the Court of Protection to hear the case in open court, while preserving the anonymity of the woman, allowing the media and the public to share the complex procedure that led to a judgment called "shock" in print titles, it remains an open debate on the possible consequences of a decision that calls itself "exceptional". Its impact, according to organizations in defense of human rights, could be disruptive on the human rights of women with intellectual disabilities.
Judgment in http://www.judiciary.gov.uk/judgments/re-dd/
Carla Tonin
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