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Purple Day – Giornata mondiale dell’epilessia a Padova



Alle 17.30 di lunedì 8 febbraio 2016 palazzo Bo e Palazzo Moroni sono stati illuminati di viola, uniti idealmente ai 125 paesi del Mondo che hanno voluto con questa iniziativa aumentare la consapevolezza riguardo allepilessia, che coinvolge 65 milioni di persone e spesso è accompagnata da pregiudizi e discriminazioni nella loro vita sociale.
Liniziativa è stata promossa dallAssociazione Italiana Contro lEpilessia Aice Padova , il Presidente dott. Stefano Bellon ha accettato di buon grado lofferta di una giovane donna presente alliniziativa che ha quindi premuto con evidente emozione il pulsante di accensione.

Folta la rappresentanza istituzionale allevento, il dott. Bellon ha ringraziato della partecipazione il Comune di Padova, rappresentato dal Consigliere Maria Luisa Nolli e lUniversità di Padova, rappresentata dalla prof.ssa Laura Nota delegata del Rettore in materia di Disabilità, a testimonianza dell'attenzione che il nostro Ateneo riserva a questioni importanti come la disabilità e l'inclusione.
Alla cerimonia hanno presenziato inoltre numerosi rappresentanti delle istituzioni patavine, fra i quali segnaliamo il prefetto, dott.ssa Patrizia Impresa e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Rag. Antonio Finotti, che ha inoltre espresso parole di apprezzamento per la nuova squadra di governo dellAteneo.
Un messaggio positivo è stato espresso dalla prof.ssa Marina Saladini, neurologa padovana , che ha invitato le persone con epilessia e a coloro che li circondano a non aver paura della propria malattia, che nella maggior parte dei casi è gestibile con i farmaci e dalla quale si può guarire.

Quanto affermato nel corso dell'evento e' in relazione alle parole espresse nella giornata del 3 dicembre u.s. UNIVERSA UNIVERSIS PATAVINA LIBERTAS, QUESTIONI DI INCLUSIONE, quando  gli intervenuti hanno ricordato allunisono lesistenza delle differenze e che ogni persona ha diritto alla propria realizzazione personale, alla piena cittadinanza e alla partecipazione alla vita lavorativa, culturale, artistica e sportiva. E dovere delle istituzioni e di ognuno di noi mobilitarsi per promuovere uninclusione senza se e senza ma, che consenta a tutti una vita di qualità.
Carla Tonin


 

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